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Orifizio Mitralico Accessorio

L’orifizio mitralico accessorio è una rara anomalia congenita della valvola mitrale caratterizzata dalla presenza di un’apertura anomala che altera il normale flusso sanguigno tra l’atrio e il ventricolo sinistro. Questa malformazione può presentarsi in forma isolata o essere associata ad altre cardiopatie congenite, come il difetto del setto atrioventricolare (AVSD), la duplicazione della valvola mitrale o il prolasso della valvola mitrale.
L’importanza clinica dell’orifizio accessorio dipende dalla sua posizione e dimensione. In alcuni pazienti, la condizione è emodinamicamente irrilevante e scoperta incidentalmente. Tuttavia, nei casi più significativi, l’orifizio può alterare la funzione valvolare, generando turbolenze ematiche e insufficienza mitralica progressiva.

Embriologia e Patogenesi

La formazione della valvola mitrale avviene tra la quarta e l’ottava settimana di gestazione e dipende dalla fusione dei cuscinetti endocardici e dal rimodellamento delle strutture valvolari. Alterazioni in questo processo possono portare alla formazione di un’apertura accessoria, che crea un passaggio anomalo attraverso la valvola mitrale.
I meccanismi patogenetici più accreditati includono: In alcuni casi, l’orifizio mitralico accessorio è parte di un quadro clinico più complesso, come la sindrome di Shone, che coinvolge multiple anomalie ostruttive del tratto di efflusso sinistro.

Fisiopatologia

L’impatto emodinamico di questa anomalia dipende dalla dimensione e dalla posizione dell’orifizio. Se piccolo, il difetto può non avere conseguenze cliniche. Tuttavia, se più ampio, può provocare:

Manifestazioni Cliniche

La sintomatologia varia in base all'entità dell’alterazione emodinamica. Nei casi lievi, il paziente può rimanere asintomatico per anni, con una diagnosi incidentale durante un’ecocardiografia. Nei casi moderati o severi, possono manifestarsi: Nei neonati e nei bambini piccoli con forme più severe, l’orifizio mitralico accessorio può causare tachipnea, difficoltà nell’alimentazione e scarso accrescimento, segni di scompenso cardiaco precoce.

Diagnosi

La diagnosi si basa su tecniche di imaging avanzate. L’ecocardiografia transtoracica con Doppler è l’esame di prima scelta, in quanto permette di visualizzare l’anomalia e valutarne l’impatto emodinamico. In casi più complessi, si può ricorrere a:

Trattamento

L’approccio terapeutico varia in base alla gravità della condizione. Nei casi lievi, in cui il difetto non altera significativamente la funzione mitralica, si opta per un monitoraggio clinico, con controlli regolari per valutare l’eventuale progressione della malformazione. Nei pazienti con alterazioni emodinamiche più significative, si considerano interventi più invasivi:

Prognosi

La prognosi dipende dalla gravità del difetto e dalla tempestività del trattamento. Nei pazienti con difetti di piccole dimensioni, la qualità della vita è ottima e non si registrano complicanze significative. Nei casi più gravi, un trattamento tempestivo può prevenire la progressione verso lo scompenso cardiaco e preservare la funzione cardiaca.

Conclusione

L’orifizio mitralico accessorio è una rara cardiopatia congenita che, se di dimensioni significative, può alterare la funzione della valvola mitrale e portare a insufficienza cardiaca. La diagnosi precoce è fondamentale per determinare la necessità di trattamento. Nei pazienti sintomatici, la correzione chirurgica offre ottimi risultati, garantendo una prognosi favorevole e una buona qualità di vita.

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